Teseo e il Minotauro
Un commento da parte mia
Suppongo che quasi tutti i lettori di questo articolo conoscano il famoso mito di “Teseo e il Minotauro”.
Secondo me, questo mito è molto interessante, perché è pieno di avventure e colpi di scena, come quando il nostro protagonista, Teseo abbandona la principessa Arianna (molto importante nel mito) su un’isola deserta, oppure come quando Teseo entra nel labirinto con all’interno il famoso Minotauro, che tutta la Grecia conosceva e temeva. Ovviamente, ci sono molte altre avventure e colpi di scena in questo mito.
Perché ho scelto questo mito?
Ho scelto questo mito perché, come ho già detto prima, per me è un mito molto interessante ed è anche molto conosciuto. Tuttavia sono anche convinta che pochi siano coloro che conoscono veramente alcuni particolari che solitamente nei libri scolastici non sono scritti. Quindi, proprio in questo articolo vi racconterò molti aneddoti che neanche io conoscevo all’inizio.
La storia del Minotauro
Tra le figure mitologiche dell’antica Grecia, il Minotauro è sicuramente una delle più affascinanti. Si tratta di un essere dalle sembianze di uomo e toro, nato dall’unione tra la moglie di Minosse, re di Creta, ed un toro bianco inviato come dono da Poseidone, dio del mare, al sovrano. Minosse resta colpito dalla bellezza dell’animale tanto da decidere di non sacrificarlo come stabilito inizialmente. Piuttosto, vuole che quel toro serva per montare le sue greggi. Quando il dio Poseidone viene a sapere della decisione di Minosse, per punirlo, trasforma il toro in un animale feroce. Per di più, fa in modo che la moglie del re, Pasifae, perda la testa per l’animale al punto da congiungersi con lui. Questo amore impossibile tormenta la donna, che si confida con Dedalo. Egli è un artista di corte famoso per le sue opere architettoniche. E’ lui infatti l’artefice della giovenca in legno nella cui cavità interna avviene l’unione tra la bellissima Pasifae ed il possente toro bianco. Pasifae, sposa di Minosse, mette al mondo questa particolare creatura dall’aspetto per metà simile ad un uomo (arti superiori e busto), e per metà somigliante ad un toro (del quale ha la testa, la coda, gli zoccoli e la pelliccia). Naturalmente Minosse si rende subito conto che quella creatura è il frutto del tradimento della moglie, e convince la donna a confessargli l’atroce segreto. Il sovrano si infuria, ma poi riflette e capisce che dietro l’insana passione carnale di Pasifae vi è Poseidone che ha voluto punirlo per la sua disobbedienza. Per non sollecitare ulteriormente l’ira del dio del mare, Minosse decide di tenere quella strana creatura. Poiché il Minotauro si nutre di carne umana ed è di indole piuttosto feroce, il re Minosse fa costruire dall’architetto Dedalo il “labirinto di Cnosso” e qui rinchiude il mostro, in modo da nasconderlo alla vista di tutti. Il palazzo è costruito in modo che chi ci entra si perde al suo interno poiché è formato da un susseguirsi intricatissimo di corridoi, camere, sale, finte porte e finti ingressi.
Perché bisogna sacrificare 14 giovani ateniesi?
Androgeo, il figlio di Minosse, si reca ad Atene per partecipare ad alcuni giochi della tauromachia insieme ad altri giovani e resta ucciso dal toro di Maratona. Il re cretese, dilaniato dal dolore per la perdita del figlio, accusa gli ateniesi della morte del giovane e minaccia di vendicarsi. E in effetti la vendetta arriva, ed è terribile. Minosse stabilisce che, ogni anno, gli ateniesi dovranno inviare un carico di sette fanciulli maschi e sette femmine da dare in pasto al Minotauro all’interno del suo palazzo. La leggenda narra però che Teseo, figlio del re di Atene Egeo, decide di imbarcarsi in una di queste spedizioni dirette a Creta insieme ai giovani da sacrificare al mostro, con l’obiettivo di ucciderlo. Il giovane è considerato un eroe perché ha compiuto diverse imprese leggendarie. Il padre Egeo gli raccomanda di issare le vele bianche in caso di vittoria oppure quelle nere in caso contrario. Teseo promette al padre di tornare vittorioso per impedire l’inutile sacrificio di altri giovani fanciulli ateniesi.
La comparsa e l’aiuto di Arianna
Il Minotauro quindi viveva rinchiuso all’interno del “labirinto di Cnosso”, nascosto dalla vista di tutti. La figlia del re di Minosse, Arianna, alla vista del giovane principe Teseo se ne innamora perdutamente e decide di aiutarlo nell’impresa: gli consegna infatti un filo e un’arma potente con cui sconfiggere il Minotauro. La giovane è rappresentata spesso mentre fila e consegna a Teseo il fuso con il filo che gli permetterà di superare l’ostacolo del labirinto.
Teseo nel palazzo del Minotauro
Quando Teseo entra nel palazzo di Cnosso il Minotauro giace addormentato. Svegliatosi, i due cominciano una furiosa lotta senza esclusione di colpi. Il mostro ha una fame insaziabile e sta per divorare l’uomo, che per fortuna gli infilza la spada avvelenata regalatagli dalla complice Arianna.Dopo aver ucciso il mostro, Teseo riparte alla volta di Atene insieme ad Arianna e ai fanciulli scampati al sacrificio. Durante il viaggio, i due consumano il loro amore, ma una volta sbarcati sull’isola di Dia, Teseo fa uno strano sogno nel quale Dioniso gli intima di cedergli Arianna. Svegliatosi spaventato, Teseo lascia la donna addormentata sull’isola. Quella notte stessa la povera Arianna viene portata sul monte Drios da Dioniso, che la vuole con sé. E’ forte l’ira del re Minosse nei confronti di Teseo, non tanto perché ha ucciso il Minotauro, ma perché gli ha portato via la figliola. Il sovrano accusa Dedalo di essere l’artefice di quella sventura e lo condanna ad essere imprigionato nel labirinto in compagnia del figlio Icaro. Del palazzo vengono murate tutte le entrate in modo che i due non possano avere vie di fuga. Ma Dedalo mette a frutto le sue capacità creative, raccoglie varie piume degli uccelli e costruisce con queste delle vere e proprie ali da attaccare alle spalle.Il figlio Icaro, però, non ascolta le sue raccomandazioni e si lancia in alto verso il sole. Il calore dell’astro scioglie le piume attaccate con la cera e il ragazzo precipita al suolo senza che suo padre possa fare nulla per salvarlo.
Il ritorno di Teseo
Teseo continua il viaggio in mare verso Delo, ma è troppo costernato per il distacco dalla sua amata Arianna. Ed infatti, proprio perché confuso e costernato, il giovane dimentica di issare le vele bianche in segno di vittoria sul Minotauro. Quando il padre Egeo vede arrivare la nave con le vele scure lo interpreta come segno di sventura. Decide così di uccidersi buttandosi in mare (che poi da lui ha preso il nome). Alla morte del padre, Teseo prende il suo posto e viene incoronato re.
di Vezzelli Giada 1D
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