L’amore puro e passionale: Beatrice e Francesca da Rimini.
di Alessia Bergamini 2°F, Matilde Rocchi 2°D, Noemi Fiorillo 2°D
“Quando leggemmo il disïato riso
esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,
la bocca mi basciò tutto tremante.
Galeotto fu ’l libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo avante.”
Quando leggemmo che Lancillotto baciò il
desiderato volto di Ginevra, questi,
che non sarà mai più separato da me
mi baciò tutto tremante.
Galeotto fu il libro e chi lo scrisse:
quel giorno non leggemmo oltre.
L’AMORE PASSIONALE SECONDO DANTE
Dal fondo del cortile una giovinetta cominciò ad avanzare verso di lui. Indossava un vestito rosso, tenuto in vita da una cintura dorata. Non la riconobbe. Beatrice non era quel che si dice una bellezza. Molte giovani di Firenze la superavano in avvenenza. La fonte del suo fascino erano gli occhi: verdi, scintillanti, conferivano all’incarnato madreperlaceo una straordinaria luminosità. E il sorriso: fresco, spontaneo, appena velato di tristezza. Non era neppure una dama brillante. Nelle feste e nei conviti, dove compariva quasi sempre senza il marito, per la maggior parte del tempo restava in silenzio ma, interrogata, rispondeva con una voce sottile straordinariamente armoniosa. Sulle labbra le fioriva un dolcissimo sorriso e gli occhi posavano sull’interlocutore uno sguardo di una serenità che ammaliava.
Dante incontra per la prima volta Beatrice all’età di nove anni. Il secondo incontro avvenne nel 1287, quando Dante ha 18 anni. In questa occasione, la giovane saluta il poeta, che ne rimane ammaliato. Per Dante e per tutti gli stilnovisti, infatti, il saluto era un gesto che possedeva un enorme significato: l’uomo si doveva conquistare il saluto della donna, mentre ella, se non lo avesse concesso, avrebbe ferito l’interessato.
Dopo questo secondo incontro, Dante s’innamora perdutamente della gentilissima Beatrice. Il poeta la descriverà in molti suoi sonetti e liriche, e, come facevano gli altri stilnovisti, descriverà gli effetti che Beatrice apporta su di lui. Dante però, per non rovinare la reputazione della donna, non le chiede mai la mano.
Il poeta si ritroverà così a doversi sposare con un’altra donna, Gemma Donati, ciò fa sì che al poeta non sia più concesso il saluto, cosa che mortifica il suo animo.
STORIA DI PAOLO E FRANCESCA
Ė Francesca a narrare a Dante come l’amore
travolse lei e Paolo.
Paolo si era innamorato di Francesca, moglie
di suo fratello Gianciotto, signore di Rimini.
Sorpresi insieme dal marito tradito, i due
giovani erano stati da questi uccisi.
Insieme leggevano un romanzo del ciclo della
Tavola Rotonda, in cui si narra l’amore tra
Ginevra, moglie di Artù, e Lancillotto e, nel
punto in cui lessero dei due amanti che si
scambiavano un bacio, anche Paolo si chinò a
baciarla.
Sono puniti nell’inferno per il loro peccato,
ma Dante si commuove al racconto di questo
amore.
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