BULLISMO E CYBERBULLISMO
Cos’è il bullismo e qual è la differenza con il cyberbullismo?
Questo fenomeno è ormai diffuso in tutto il mondo, significa VIOLENZA sia psicologica che fisica, presentabile in un contesto SCOLASTICO o EXTRASCOLASTICO.
Come ben sappiamo, se in questi anni il mondo sta diventando sempre più tecnologico, lo sta diventando altrettanto il bullismo per passare alla forma di CYBERBULLISMO: una forma di offesa e aggressione tramite la RETE INTERNET.
I vari tipi di bullismo
Tutti i giorni, anche se non ce ne rendiamo conto, ci ritroviamo in stretto contatto con forme di bullismo e cyberbullismo. Principalmente possiamo individuare 4 modalità di bullismo: FISICO, PSICOLOGICO, VERBALE e SOCIALE. Per ciscuno di essi esiste la forma DIRETTA e INDIRETTA: la forma diretta consiste nell’azione “diretta” del bullo sulla vittima, la forma indiretta invece è la discriminazione della vittima facendo nascere voci false su di essa.
Bullismo nei libri e al cinema
Anche se è scarsa la letteratura su questo argomento, possiamo trovare libri che ne parlano come “IL DIARIO DI UNA SCHIAPPA”. Per gli amanti delle pellicole teniamo conto del film “WONDER” e del più recente “TALL GIRL”.
Il fatto di non trovare molti film e libri su questo importante argomento ci procura un vero dispiacere, perché il bullismo è un argomento di cui ci sarebbero tante cose da dire.
La scuola contribuisce a fermare il bullismo?
La scuola è uno delle istituzioni che maggiormente contribuisce a ELIMINARE ogni forma di bullismo tra studenti, nell’ambito esterno ed interno alla struttura scolastica, cercando di far capire cosa sia questo fenomeno, di far diventare consapevoli gli studenti dell’esistenza di questa forma di offesa, e di istruirli su come ci si dovrebbe muovere in caso di atti di bullismo sia nei propri confronti sia nei confronti di altri.
Tutti gli istituti, che siano elementari, medie o superiori, organizzano progetti sull’argomento “BULLISMO”. In particolare noi classi terze delle medie “A. Volta”, abbiamo avuto un incontro con uno “specialista” del bullismo: il capitano dei CARABINIERI di Modena. Ci ha spiegato in maniera approfondita argomenti che conoscevamo in parte:
il SIGNIFICATO della parola “bullismo” e in che modo esso venga messo in ATTO; le varie PERSONE che partecipano a questa azione; se si è vittime, la NECESSITA’ DI PARLARE di questi atti con adulti come i genitori o i professori o direttamente di DENUNCIARE questi atti di bullismo alla polizia.
Il bullismo ed i suoi attori
Questa è la definizione di bullismo e cyberbullismo data dai CARABINIERI: “ Il bullismo è una forma di VIOLENZA nella quale una persona viene esposta, ripetutamente nel tempo, alle azioni offensive messe in atto da uno o più persone”.
Queste VIOLENZE/AGGRESSIVITA’ possono avvenire VERBALMENTE, quando il BULLO, protagonista di queste brutali azioni, si prende gioco di una persona, prendendola in giro per esempio per il COLORE della pelle o per la FORMA FISICA. Possono avvenire anche in modo FISICO; in questo caso le violenze sembra abbiano conseguenze meno pesanti rispetto a quelle PSICOLOGICHE, poiché non interferiscono sul nostro modus operandi.
All’interno del bullismo distinguiamo molteplici attori, tra cui:
_ il BULLO DOMINANTE;
_ l’ AIUTANTE DEL BULLO;
_ la VITTIMA;
_ i SOSTENITORI DEL BULLO;
_ il DIFENSORE DELLA VITTIMA;
_ la MAGGIORANZA SILENZIOSA.
Riguardo la VITTIMA, questa ha il compito e l’obbligo di NON ABBATTERSI mai e di DENUNCIARE il reato, poiché il BULLO potrebbe continuare nel suo DIABOLICO piano!
Numeri da chiamare in caso di aiuto
Il carabiniere ci ha fornito alcuni contatti di cui solo pochi di noi erano a conoscenza: i NUMERI VERDI in caso di atti di bullismo. I numeri in questione sono: 42006 o anche 42003.
Riflessione delle classi terze sull’argomento bullismo
Fortunatamente i frutti di tutti questi programmi e progetti compiuti dagli istituti si fanno vedere: gli studenti hanno maggiore consapevolezza di questo fenomeno e il fatto che se ne parli e si affronti li rende maggiormente tranquilli, sono stati proprio loro stessi a confermare questa tesi.
Facendo un’intervista ad alcuni alunni delle classi terze, è emerso che il bullismo è ritenuto da molti studenti “UNA COSA RIPUGNANTE E ORRIBILE”.
Abbiamo chiesto loro che cosa si dovrebbe fare in caso di bullismo. Il pensiero che accomuna tutte le classi è stato quello di NON IGNORARE LA COSA, poiché il bullo potrebbe continuare nel suo intento di offesa nei confronti della persona. La soluzione maggiormente riscontrata è di PARLARE CON DEGLI ADULTI, cercando di trovare un compromesso tra “bullo” e “vittima”.
Una riflessione molto significativa, fatta da uno studente, è: “VEDERE DELLE PERSONE CHE SONO FELICI PER IL DOLORE DI ALTRI E’ UNA COSA TREMENDA”.
Articolo scritto dagli autori: Emma Melissa Iosif 3^C, Pierfrancesco Solidoro 3^F, Sophia Ganzerli 3^A.
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