di Angela Palmieri 1°D e Alice Prencipe 1°D
CHE COS’È UN MITO?
Un mito (dal greco MYTHOS) è una narrazione sacra relativa alle origini del mondo. Anticamente cercava di spiegare fenomeni e momenti che gli abitanti del tempo non riuscivano a comprendere, con storie che avevano come protagonisti eventi soprannaturali. Il mito è quindi un racconto “fantasioso” adottato per spiegare le origini e la realtà degli uomini. Prendono tutti spunto da elementi reali che venivano poi rielaborati per creare dei racconti. Di solito la narrazione di un mito riguarda dèi o eroi come protagonisti. Spesso le vicende narrate appartengono ad un’epoca scritta prima della storia. Non esiste cultura, antica o moderna, che non possiede i suoi miti. Molti miti si assomigliano, pur appartenendo a popoli vissuti in epoche diverse e in luoghi molto lontani. Cambia il nome dei personaggi, cambia l’ambiente geografico, cambiano altri particolari… ma l’intreccio e il significato delle storie restano gli stessi.
Un esempio di mito presente in molte civiltà lo possiamo trovare nel mito: “IL DILUVIO UNIVERSALE”, presente in 64 letterature di popoli diversi. Le versioni più importanti sono il racconto narrato nella Bibbia e quello nel poema di Gilgamesh.
IL DILUVIO UNIVERSALE
Il “Diluvio Universale” è una storia mitologica che parla di una grande inondazione mandata da una o più divinità al fine di distruggere la civiltà come atto di punizione divina.
Questo è un tema ricorrente in molte civiltà giunto a noi grazie al racconto biblico dell’Arca di Noè che narra di una grande imbarcazione costruita su indicazione divina proprio da Noè al fine di preservare un esemplare maschile e uno femminile della specie umana e di altri esseri viventi per scongiurare l’estinzione.
Il mito del Diluvio ha comunque origine sumerica, è stato infatti rinvenuto uno scritto che, pur non essendosi conservato molto bene, fa capire che il tema del poema è improntato su una minaccia per l’umanità, sul Dio Enki che si muove per aiutare gli uomini dando indicazione a Ziusudra su come costruire una barca per mettersi in salvo.
Un altro argomento che nei secoli ha dato sicuramente spunto a tante culture è il mito cosmogonico, cioè il mito della creazione del Mondo, questo mito è in praticamente in tutte le culture, ma questi sono alcuni esempi.
UNA NUOVA UMANITÀ
Il mito “Una nuova umanità” parla di Prometeo, figlio di Giapeto che aveva sentito il padre dire gli altri titani:
– Non fidarti di Zeus, Prometeo. Guarda sempre o in basso o in alto.
Prometeo, poiché guardando in alto vedeva Zeus, guardò in basso e vide l’uomo.
Prometeo era mortale e anche se di gran forza e sapienza, gli piangeva il cuore vedere gli uomini sbandare qua e là sulla terra. Lui voleva aiutare l’umanità.
Così iniziò ad aggirarsi sulla terra e insegnò agli uomini la pesca, la caccia, la costruzione di vasi e la tessitura… Insegnò anche le regole della vita, almeno quelle che bastavano per impedire che gli uomini di uccidersi a vicenda.
A questo punto Zeus si infastidì ed apparendo in sogno a Prometeo ed alcune volte in veglia, diceva: “Prometeo, se gli uomini sono uomini e gli Dei sono Dei, ci dovrà pur essere qualche differenza tra di loro. Non esagerare dunque con la sapienza Prometeo…”!
Prometeo andò avanti con la sua opera per anni e anni, finché, a causa del miglioramento degli umani, l’ira di Zeus colpì il mondo in un diluvio che scatenò la morte di quasi ogni uomo.
Non tutti però: Deucalione, figlio di Prometeo, e Pirra sua sposa.
Deucalione era intelligente come suo padre, tutto intorno era da rifare da capo.
Un giorno il Dio Ermes disse a Deucalione e Pirra: “Volete gente”? “Ne volete tanta”? Se la volete non dovete fare altro che gettarvi dietro le ossa di vostra madre” e Pirra, incredula, gli disse che era impossibile quello che gli chiedeva Dio. Dopo un po’ di tempo Deucalione capì che le ossa della loro madre erano le pietre, così andarono su un’altura e le pietre che lanciò Deucalione diventarono uomini, le pietre che lanciò Pirra diventarono donne. Successivamente donne e uomini si accoppiarono e nacquero tanti bambini, così l’umanità fu salvata dalla distruzione di Zeus.
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