LA VIOLENZA SULLE DONNE
di Mario Sardo (1°B) – Sara Ferri (3°C) – Mehdihoxa Alessia (3°C)
Cos’è la violenza sulle donne?
La violenza sulle donne è la violenza perpetrata contro le donne basata sul genere,
ed è ritenuta una violazione dei diritti umani. Termine usato molto spesso per
definire la violenza contro le donne è “violenza di genere”. La violenza di genere
riguarda donne e bambine, ma coinvolge anche minorenni come ad esempio nel caso
della violenza assistita cioè di maltrattamenti psicologici. Questa terminologia è
largamente usata sia a livello istituzionale che da persone e associazioni di donne
che operano nel settore. Nel 1999 le Nazioni Unite hanno deliberato che il 25
novembre venga considerato come la giornata internazionale per l’eliminazione
della violenza contro le donne. A partire dagli anni settanta del XX secolo il
movimento delle donne e il femminismo in Occidente hanno iniziato a mobilitarsi
contro la violenza di genere, sia per quanto riguarda lo stupro sia per quanto
riguarda il maltrattamento e la violenza domestica. Il movimento ha messo in
discussione la famiglia patriarcale e il ruolo dell’uomo nella sua funzione di
“marito/padre-padrone”, non volendo più accettare alcuna forma di violenza
esercitata sulla donna fuori o dentro la famiglia.
La violenza alle donne, in qualunque forma si presenti, e in particolare quando si
tratta di violenza intra-familiare, è uno dei fenomeni sociali più nascosti; è
considerato come punta dell’iceberg dell’esercizio di potere e controllo dell’uomo
sulla donna e si estrinseca in diverse forme come violenza fisica, psicologica e
sessuale, fuori e dentro la famiglia. Già negli anni Settanta le donne hanno
istituito i primi Centri antiviolenza per accogliere donne che hanno subito violenza
e che potevano trovare ospitalità nelle case rifugio gestite dalle associazioni di
donne. Ideata e promossa dalla Direzione Centrale Anticrimine del Dipartimento
della Pubblica Sicurezza, la campagna “…questo NON E’ AMORE”, proposta a
partire dal 2015, si pone l’obiettivo di diffondere una nuova cultura di genere ed
aiutare le vittime di violenza a vincere la paura di denunciare. I dati relativi al
2019 parlano di un aumento delle vittime di sesso femminile, passate dal 68%
circa del 2016 al 71% del 2019. Sia le vittime che gli autori di questi reati sono in alta percentuale di nazionalità italiana: nel 2018 erano italiani il 73% dei soggetti
segnalati all’autorità giudiziaria dalle forze di polizia, nel 2019 il dato è salito al
74%. Tra le donne straniere sono le romene a denunciare più di altre di aver
subito, nel 2018-2019, maltrattamenti in famiglia, percosse, violenze sessuali e
atti persecutori. Nel 2018 l’82% degli autori di omicidi femminili era un familiare.
Nel solo mese di marzo 2019, 88 donne sono state vittime di violenza di genere:
in media una ogni 15 minuti.
Alcuni dati:
la maggior parte delle molestie
si subiscono nell’adolescenza.
Il 70% delle adolescenti dichiara di aver subito molestie in luoghi pubblici e
apprezzamenti sessuali e al 64% di loro è capitato di sentirsi a disagio per
commenti da parte di un adulto di riferimento. Ancora poche quelle che
denunciano le molestie, sia per paura della reazione (29%) che per vergogna (21%).
Tra le ragazze il 41% ha visto postare dai propri contatti social contenuti che
l’hanno fatta sentire offesa e/o umiliata come donna, e di queste un 10% si è
sentita maggiormente esposta durante il lock-down. Il sondaggio mostra anche
che il lavoro per contrastare i pregiudizi è ancora lungo, al punto che il 15% degli
adolescenti (il 21% tra i maschi e il 9% tra le ragazze) pensa che le vittime di
violenza sessuale possano contribuire a provocarla con il loro modo di vestire e/o
di comportarsi. Nella percezione degli adolescenti l’aspetto fisico gioca ancora un
ruolo fondamentale. Il 57% degli intervistati pensa che la bellezza femminile
possa essere uno strumento per il successo (il dato maschile sale al 63%), una
percezione che si conferma nel 46% degli intervistati che affermano che per le
femmine essere attraenti è più importante che per i maschi (il 39% delle ragazze
intervistate ne è convinta, percentuale che aumenta al 53% nei coetanei maschi).
Nel quotidiano le ragazze si scontrano con la realtà che le vede spesso nella
condizione di sentirsi svantaggiate rispetto ai coetanei maschi. Oltre la metà di
loro (54%) dichiara di essersi sentita svantaggiata per il solo fatto di essere una
femmina, spesso o almeno qualche volta. Una Donna che hanno lasciato il segno
Una delle donne, tra le tantissime, che hanno subito violenza è Gessica Notaro.
Cantante, modella, ballerina entra nel mondo dello spettacolo nel 2007
partecipando a Miss Italia con la fascia di Miss Romagna. Le sue prime apparizioni
televisive sono a “Ciao Darwin” e a “Quelli che il calcio…” Nel corso della sua
carriera non mancano esperienze da cantante. Partecipa alle selezioni di Amici,
incide diverse cover latinoamericane e pubblica un album. Subisce un’aggressione
per mano dell’ex fidanzato, che versandole acido sul volto, la sfigura. Diviene
testimonial di tematiche importanti, come la lotta contro la violenza sulle donne,
nonché simbolo di forza, speranza e rinascita.
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