L’inquinamento distrugge la Terra, la sporca e la fa diventare grigia. La causa di tutto questo è determinata dall’impatto ambientale provocato dall’Uomo.
Una frase molto importante da ricordare a mio parere è questa:
L’UOMO HA CONQUISTATO LA LUNA MA STA PERDENDO LA TERRA!
Che cos’è l’inquinamento?
L’inquinamento altera gli elementi naturali come l’aria, l’acqua o il suolo in modo tale da riuscire a renderlo dannoso per le persone o per la natura. Tra le diverse tipologie di inquinanti vi sono le sostanze chimiche, le polveri, il rumore e le radiazioni. Questi inquinanti hanno molte fonti diverse. Alcune di queste fonti sono diffuse, come i trasporti o l’agricoltura, mentre altre sono legate a un luogo specifico, come uno stabilimento o una centrale elettrica. Gli inquinanti rilasciati in un determinato punto possono causare danni locali, ma possono anche percorrere lunghe distanze. Il rapporto «Segnali 2020» dell’EEA osserva l’inquinamento attraverso diverse prospettive.
Le auto, i trattori e le fabbriche producono molto gas, quindi si rischia di soffocare e se non poniamo rimedio a tutto ciò, tra un po’ dovremmo usare delle maschere anti-gas.
CAUSE DELL’INQUINAMENTO
- Combustione di biomasse
- Emissioni di industrie e fabbriche
- Impianti chimici e petrolchimici.
- Inceneritori
- Impianti a biogas
- Attività agricole
- Grandi navi nei porti
Le principali fonti di inquinamento dell’aria sono le attività industriali, gli impianti per la produzione di energia, gli impianti di riscaldamento e il traffico. Sono tutte attività praticate dall’uomo. L’inquinamento ha dunque soprattutto cause antropiche.
Gli effetti dell’inquinamento sugli animali (anche sulle scimmie nostre amiche)!
Le cause sono quasi tutte riconducibili ad attività dell’uomo che determinano distruzioni o alterazioni dell’ambiente naturale, non sono solo a livello locale, ma anche globale: la creazione di nuove zone urbane o industriali, il taglio dei boschi e delle siepi. In meno di 50 anni, le popolazioni di vertebrati si sono ridotte del 60%. Un calo di proporzioni catastrofiche che in passato si è verificato in milioni di anni. «A innescarlo è l’uomo, primo responsabile dei cambiamenti climatici», ragiona Isabella Pratesi, direttrice della conservazione di WWF Italia. L’aumento delle temperature costringe molte specie a migrazioni forzate verso climi più freddi, che alterano gli equilibri del mondo animale. Altre specie non riescono ad adattarsi alle nuove condizioni e vanno incontro a una morte certa nel loro habitat.
Gli effetti sugli esseri umani e sulla salute
Un’emergenza smog talmente cronica da non fare quasi più notizia. Nel mese di gennaio cinque città italiane (Frosinone, Milano, Padova, Torino e Treviso) hanno sfiorato per ben 18 volte i limiti giornalieri di PM10, una delle frazioni in cui è suddiviso il particolato atmosferico che è l’insieme di sostanze solide e liquide sospese nell’aria che respiriamo, il principale inquinante nelle aree urbane. Ci sono molte diverse componenti dello smog che possono essere dannose per la salute, inclusa una varietà di gas, di composti liquidi volatili e di particelle. Nel complesso, sembra che il particolato sia la frazione più pericolosa. Queste particelle provengono da un’ampia gamma di fonti e possono essere chimicamente molto complesse. La maggior parte delle persone sa che l’inquinamento dell’aria causa problemi ai polmoni, ma l’esposizione allo smog è stata collegata anche a molte altre patologie, come attacchi di cuore, ictus, demenze, malattie renali e diabete, oltre ad avere effetti dannosi in gravidanza
ALLERTA EMERGENZE ATMOSFERICHE: BUCO DELL’OZONO
Tra alluvioni, uragani, tempeste, siccità, incendi il costo dei danni, in termini economici, ambientali, sociali e di vite umane, è aumentato in maniera esponenziale negli ultimi anni. L’intensificarsi di questi eventi, come sottolineano gli scienziati, è strettamente correlato ai rapidi e continui cambiamenti climatici di origine antropica. Il buco dell’ozono è una riduzione ciclica dello strato di ozono stratosferico (OZONOSFERA) che si verifica, principalmente in primavera, sopra le regioni polari.
di Francesco Amadelli
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