L’omofobia
Che cos’è?
L’omofobia è la paura e l’odio nei confronti degli omosessuali, dei bisessuali e dei transessuali. L’Unione Europea la considera agli stessi livelli del razzismo, della xenofobia, dell’antisemitismo e del sessismo. L’omofobia non è inserita in alcuna classificazione clinica delle varie fobie, infatti non compare né nel DSM né nella classificazione ICD: il termine è solitamente collegato a comportamenti discriminatori.
Come viene utilizzato questo termine?
Il termine ha significati diversi:
- Il significato pregiudiziale considera come omofobia qualsiasi giudizio negativo nei confronti dell’omosessualità.
- Il significato discriminatorio considera come omofobia tutti quei comportamenti riconducibili al sessismo che offendono i diritti e la dignità delle persone omosessuali sulla base del loro orientamento.
- Il significato psicopatologico considera l’omofobia come una fobia, cioè una forte paura nei confronti degli omosessuali che compromette il funzionamento psicologico della persona che ne presenta i sintomi. Tuttavia, l’omofobia non è mai stata diagnosticata come patologia, quindi è errato pensare che sia effettivamente una fobia.
La comunità LGBTQ+ è considerata illegale
In ben 72 paesi, essere omosessuali è considerato illegale. Ecco una mappa che dimostra la percentuale di omofobia nei Paesi dove è considerata legale ed i Paesi dove è illegale:
di Francesca Perrupato
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